Cogito ergo voto

sabato, marzo 10, 2007

Riflessioni

Mi sono ricordato di questo blog dopo un anno, così l'ho ripulito della vecchia schifezza di prima e l'ho ri-iniziato. Con questo intervento.

Ho colto l'occasione in questi ultimi giorni per ragionare su un problema quale la corsa massiva ai titoli di studio, che può essere considerato come un inflazione.
Il titolo di studio perde di valore, perchè sempre più persone lo raggiungono.
E perchè lo raggiungono? Perchè sempre più persone diventano geni e riescono a laurearsi e specializzarsi, o perchè sta diventando tutto troppo semplice?
Ecco, con un ambiente in cui con la laurea, pochi anni fa, venivi strapagato e venivi considerato un genio, ora invece ti ci pulisci il culo, io sono più propenso a pensare alla seconda. Il lavoro sta diventando sempre più complesso. Tuttavia sempre più gente, in maniera esponenziale sta diventando "capace" di eseguirlo.
e per capace tra virgolette intendo gente che pretende di sapere ma in realtà non sa un emerito cavolo (per chi li conosce, un CL o peggio, un UL, insomma).
E allora dov'è il problema?
Il problema è alla base: a cominciare dalla scuola, che promuove troppo facilmente, regala promozioni e voti, ha paura di bocciare.
Io stesso ritengo che se la scuola funzionasse meglio io avrei voti più bassi (dagli 8 che mi ritrovo, passerei almeno a 7).
Invece il livello richiesto per una votazione alta è calato con l'aumentare della "mandriosità" della classe studentesca: tanto più deficiente è la massa, tanto più si abbassa il livello di 'sufficienza': per intenderci, se prima un'interrogazione di un ragazzo attuale valeva 3, oggi vale 5 o addirittura 6.
E questo continua anche nell'università. Anche se non posso dire di averlo vissuto sulla mia pelle (almeno non ancora), il fatto che nelle università ci siano delle facolta STRAPIENE di gente, come lingue, come economia e commercio, mi fa pensare che quelle persone siano lì in massa per lo stesso motivo per cui un branco di leoni si avvicina alla carcassa di un cervo appena ucciso.
Hanno fame.
La fame qui è di voti e quelle facoltà sembrano semplici, per cui c'è la corsa.
E allora è qui che è il problema.
Vogliamo rendercene conto oppure no?
Per non parlare del problema dell'omosessualità, i dico, le coppie di fatto, la famiglia e tutto quello che ne sta uscendo.
Ma dico io: L'omosessuale è una persona in tutto e per tutto UGUALE a chiunque, ad eccezione dei suoi GUSTI sessuali.
Prova semplicemente attrazione per lo stesso sesso.
NON e' contro natura, perchè è stata la stessa natura a crearli, tuttavia la NATURA STESSA ha dato loro dei limiti (il non poter procreare, per esempio).
E ALLORA dov'è la questione? Due omosessuali vogliono stare assieme? E allora?
Due omosessuali vogliono sposarsi civilmente? E ALLORA?
Due omosessuali vogliono avere gli stessi diritti civili delle unioni eterosessuali? E ALLORA?
Che CAVOLO centra la famiglia? NESSUNO tocca la famiglia, NESSUNO parla di matrimoni religiosi tra omosessuali, NESSUNO!
Che poi si debba discutere della possibilità di adozioni, allora no. Ma non per un fatto di razzismo, perchè LA NATURA STESSA ha deciso che una coppia omosessuale NON PUO' AVERE FIGLI! E allora perchè darci pena sul decidere se poter affidare un bambino a due padri o a due madri (senza contare il fatto che un bambino ha bisogno del supporto psicologico di due genitori di sesso diverso), quando è stata la natura stessa a decidere che loro NON possono avere figli?
IL PROBLEMA al livello LAICO non c'è!
E' la CHIESA che rompe le balle, diciamoci la verità.
E' stata la CHIESA a mettere in mezzo la polemica sulla famiglia (che non viene assolutamente intaccata, si portano solo unioni non matrimoniali e certificate ad un livello legale QUASI pari a quello delle coppie sposate).
Peccato che c'è gente che ai preti dà ascolto.
E questi non hanno il cervello per pensare con la propria testa.
E alcuni di questi stanno in parlamento.
E questi votano.
Io no.

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